Erano oltre 160 anni che un Borbone non varcava ufficialmente la soglia di questa straordinaria Istituzione storica voluta dai Sovrani Carlo di Borbone e Amalia di Sassonia nel 1743.
Si è svolta venerdì 24 settembre 2021 la Visita privata del Gran Prefetto del Sacro Militare Ordine Costantiniano di san Giorgio S. A. R. Beatrice di Borbone Due Sicilie alla Real Fabbrica di Capodimonte e all’Istituto Superiore a Indirizzo Raro 'Caselli'.
Sua Altezza Reale, in compagnia della delegata Dama Commendatore di Giustizia Federica De Gregorio Cattaneo, è stata accolta all’ingresso di Porta Grande del Real Parco di Capodimonte dal Direttore della Reggia/Museo Sylvain Bellenger, dal Dirigente Valter De Bartolomeis dell’Istituto Caselli e dal Presidente della nostra Fondazione Cav. Giuseppe Cerchia con il Consiglio di Amministrazione Cav. Giovanni Grimaldi, Cav. Umberto Crescenzi, Cav. Gaspare Arpaio, Cav. Luigi de Filippo per proseguire poi verso l’opera d’arte dell’archistar Santiago Calatrava la chiesa di San Gennaro, costruita nel 1745 dall’architetto e scenografo Ferdinando Sanfelice per volere di Carlo di Borbone, nella quale è iniziata la visita stessa ammirando quell'intelligente intreccio delle Arti e di interventi decorativi frutto degli stessi Allievi dell’Istituto, dei loro Maestri artigiani quale omaggio di Calatrava alla ‘luce di Napoli’ e all’artigianato artistico locale.
Qui la Principessa ha ricevuto la gioiosa notizia dal nostro Postulatore Rev. Don Antonio Paone della pubblicazione proprio quel giorno dell’Editto dell’Arcivescovo di Napoli che aggiunge una fase ulteriore all’iter canonico del Servo di Dio Francesco II di Borbone, di cui lei è discendente genealogicamente e dinasticamente; il Rev. Postulatore le ha fatto dono di una preziosa corona del rosario.
Poi, l’Inno del Re di Paisiello eseguito dai giovani dell’orchestra del Liceo musicale “Margherita di Savoia” diretti dal loro Dir. Vincenzo Varriale alla presenza del corpo Docenti nell’atrio dell’Istituto ha dato inizio all’incontro con gli Allievi attraversando e soffermandosi in quei laboratori che dal grande decoratore Giovanni Caselli in poi (ricordiamo qui che egli portò in auge la tradizione partenopea della ceramica di Capodimonte ben oltre quella già famosa di Meissen) non hanno mai smesso di essere fucina di idee e formazione artistica; in ultimo, dopo aver ammirato il Mudi (Museo didattico della ceramica e della porcellana, centro multidisciplinare in cui si incontrano tutte le arti: quella della porcellana, dell'artigianato, del design, dell'architettura e, recentemente, anche del teatro e del cinema) la Principessa ha raggiunto la Sala Biblioteca dove ha firmato il registro degli Ospiti d’Onore dell’Istituto avviando così una collaborazione intensa e una continuità di presenza della Casa Reale all’insegna dell’Arte e della Cultura promossa con e per i giovani talenti partenopei.
La Principessa, poi, a nome di suo fratello Capo della Real Casa dei Borbone Due Sicilie e Gran Maestro degli Ordini Dinastici il Pr. Carlo Maria Gennaro, ha consegnato al Dir. Valter Luca De Bartolomeis la Medaglia d’Oro dell’Ordine Costantiniano per l’impegno profuso in questi anni da tutti loro portando l’Istituto Caselli e la Real Fabbrica a riconoscimenti internazionali con programmi di collaborazione fra produttori, Università, strutture di tutela dei Beni culturali, Enti di valorizzazione e governo del territorio per la promozione della porcellana di Capodimonte.
I brillanti Allievi le hanno fatto dono di una loro delicata riproduzione storica di tazza da brodo in porcellana e oro zecchino, e dell’ormai famoso portababà di stessa fattura simbolo della creatività di questo prestigioso luogo. Un rinfresco tutto napoletano ha poi concluso la storica visita privata promossa ed organizzata dalla nostra Fondazione unitamente alla Delegazione campana dell’Ordine Costantiniano e all’Istituto.
La Principessa ha voluto di seguito accogliere l'invito del Direttore Sylvain Bellenger di godere della splendida Mostra "Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica" realizzata con il Teatro san Carlo nelle Sale dell'Appartamento Reale della Reggia.
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